Lama Preistorica

Nell’ambito del Progetto “SISTEMI AMBIENTALI E CULTURALI” SAC Nord Barese, Fondo Sviluppo e coesione 2007/2013, accordo di programma quadro (apq) rafforzato “beni ed attività culturali” fsc, la THESIS sta attualmente realizzando, grazie al Comune di Bitonto (Ba) e alla Regione Puglia, un software di realtà virtuale 3D basato sul nostro Living Systems.

La tecnologia 3D recentemente ha cominciato ad essere utilizzata da una fetta di utenti molto più ampia che in passato. Questo perché l’industria cinematografica ha fatto sì che chiunque potesse approcciarsi al mondo della visione stereosco-pica tridimensionale: essa permette di avere l’illusione della “profondità” quando si osserva uno schermo che in realtà è piatto. Partendo da questo presupposto, il progetto di realtà virtuale che si andrà arealizzare, approfondirà questo concetto e lo amplierà fornendo anche una componente interattiva.

 

 

Verrà infatti realizzato un sistema per la visualizzazione interattiva di contenuti virtuali realizzati in 3D, che si avvarrà di tecnologie di visualizzazione e rappresentazione in tempo reale propria dei motori grafici utilizzati per i videogames. Questo sistema potrà anche consentire al fruitore di ricevere informazioni relative a prestabiliti punti di interesse mediante l’utilizzo di schede multimediali di approfondimento collegate agli stessi (testi, audio, video). Il tema e le ambientazioni rappresentate attraverso il sistema riguarderanno il periodo preistorico che va dalle ere dei dinosauri all’epoca delle prime civiltà rupestri.Il progetto di realtà virtuale mira ad offrire un’esperienza del tutto innovativa ed interattiva, attraverso una serie di strumenti multimediali di ultima generazione.Il visitatore della Lama Balice, in una “stazione” attrezzata per lo scopo con una Virtual Room, presso il Torrione Angioino di Bitonto (Ba), potrà costruire con le sue mani la sua esperienza di visita interagendo letteralmente con la storia e la natura che lo circonda; ci sarà inoltre una Virtual Box sistemata presso il Museo dei Peuceti della città di Bitonto (BA), comunque mobile e spostabile in altri luoghi.

Tale nuova modalità di accesso renderà fruibili i contenuti di carattere trasversale attinenti la Lama da parte di tutte le tipologie di visitatori (normodotati o diversamente abili), strizzando un occhio, ovviamente, alle nuove generazioni normalmente più avvezze all’utilizzo di mezzi di comunicazione multimediali innovativi, e per lo stesso motivo diventare nel tempo un polo attrattivo di interesse regionale ed interregionale. Enorme è la potenza a livello di comunicazione per il visitatore che potrà essere immerso nel paesaggio della Lama di circa 100 milioni di anni fa e potrà osservare le specie di dinosauri che la abitavano, o allo stesso modo potrà aver informazioni multimediali sulle grotte ipogee o su specie animali protette di rilevanza continentale che il territorio ospita.

Il software che sarà realizzato attraverso un hardware dedicato (PC, sensori di posizione e movimento, dispositivi per la visione stereoscopica) permette l’interazione fra utenti e ambienti virtuali tridi-mensionali e contenuti multimediali. Si immagina che il visitatore potrà intraprendere questa esperienza di visita in relazione alla tipologia di contenuto offerto e dell’interazione richiesta e dello spazio a disposizione. Potrà infatti usufruire di una Virtual Room per una visita immersiva integrale caratterizzata da libertà di movimento nello spazio e di conseguenza nell’ambiente virtuale oppure potrà utilizzare una Virtual Box con un controllo maggiore del grado di libertà.

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La Virtual Room

All’interno della Virtual Room il visitatore indosserà il visore virtuale stereo-scopico e abbandonerà la dimensione reale per ritrovarsi immerso in quella virtuale.

L’applicazione software lo guiderà alla scoperta del mondo virtuale con la peculiarità che il suo movimento sarà intercettato da un particolarissimo sistema di sensori che farà in modo che il suo movimento nello spazio reale sia percepito in quello virtuale dando così la sensazione di essere immerso nel paesaggio preistorico della lama. Particolari sensori renderanno inoltre possibile l’interazione di una mano al fine di rendere interattiva l’esperienza all’interno del modo virtuale in modo che il visitatore potrà puntare punti di interesse/oggetti (di seguito hotspots) ricevendone informazioni multimediali ag-giuntive (Audio, Video, Testi, Immagini).

La Virtual Box

La Virtual Box costituisce una nuova idea di pannello interattivo touch screen e di bacheca per la presentazione di reperti archeologici che ne amplia i rispettivi concetti favorendo la visione immersiva 3D e la lettura del movimento del visitatore. Grazie alle suddette caratteristiche il visitatore non interagisce con un monitor o non osserva staticamente una serie di re-perti archeologici ma si muove in un ambiente virtuale 3D (più circoscritto rispetto a quello della Virtual Room) di circa 3m x 2m, con la caratteristica di poter visualizzare contenuti multimediali anche tridimensionali, oltre che di prendere visione di schede informative multimediali collegati all’ambiente virtuale che lo circonda.

Esteticamente apparirà come un chiosco multimediale che ospiterà la sensoristica atta a rilevare prevalentemente il mo-vimento delle braccia e della testa, le interfacce di visualizzazione e il PC che gestirà la simulazione. L’utente dovrà indossa-re lo speciale caschetto per la visione tridimensionale stereoscopica e, grazie alle istruzioni presenti sul visore potrà avviare la simulazione; quindi, a software avviato non dovrà far altro che muoversi liberamente nell’area intorno al chiosco (circa 3m x 2m) ed esplorare la situazione storica proposta come se si trovasse realmente nel luogo e nel tempo designato.